Riscaldamenti a casa, 7 consigli per risparmiare in bolletta Lascia un commento

È possibile risparmiare sulla bolletta dei riscaldamenti delle nostre case? La risposta è sì, basta seguire alcuni semplici accorgimenti che ti sveleremo in questo articolo!

Il Ministero dello sviluppo economico ha pubblicato nel 2015 la guida per la corretta gestione degli impianti per il riscaldamento e il raffrescamento. Essa chiarisce gli adempimenti previsti dalla legge nazionale per la manutenzione e il controllo di efficienza degli impianti termici e le loro tempistiche, ricordando come sia in tal modo possibile ridurre sensibilmente i consumi e con essi anche la spesa sostenuta per farli funzionare. Un impianto ben tenuto è infatti più sicuro e inquina meno, perché emette nell’atmosfera una minore quantità di gas che hanno effetti negativi sull’ambiente e sulla nostra salute.

Quali sono i consigli rivolti a tutti i consumatori per rispettare l’ambiente e riuscire a risparmiare sulla fattura del gas? Scoprine subito sette insieme a noi!

1. Esegui la manutenzione periodica dell’impianto!

 

E’ la regola fondamentale da seguire sempre, sia per motivi di sicurezza sia per evitare sanzioni: un impianto ben regolato e ben mantenuto, infatti, consuma e inquina meno. Verifica sul libretto d’uso e manutenzione della caldaia la periodicità consigliata per la manutenzione. Il costo per le operazioni di manutenzione va dai 60 agli 80 euro, a cui vanno eventualmente sommati i costi dei pezzi di ricambio (se necessari).

2. Mantenere la temperatura costante!

 

Scaldare eccessivamente la casa fa male sia alla nostra salute che alle nostre tasche. La normativa consente una temperatura di 20 – 22°, ma 19° sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario; inoltre, ogni grado abbassato fa risparmiare dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.

3. Installare valvole termostatiche!

 

Le valvole termostatiche, applicate su ciascun termosifone, aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, in modo da concentrare il calore negli ambienti più frequentati della casa ed evitando così sprechi.

4. Prestare attenzione alle ore di accensione!

 

L’orario accensione riscaldamento condominiale varia da zona a zona, visto che in Italia ci sono vari climi diversi da Nord a Sud dello stivale. Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Non rispettare tale disposizioni, oltre a recare un danno ambientale, può comportare anche l’applicazione di sanzioni ai trasgressori.

5. Schermare le finestre!

 

Chiudere persiane e tapparelle permette di ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno, risparmiando così sui riscaldamenti.

6. Non coprire i termosifoni!

 

Può sembrare un consiglio banale e scontato, ma troppo spesso capita che i termosifoni siano nascosti dietro divani o tende pesanti, andando a disperdere calore verso l’esterno. Un ruolo di rilievo è svolto anche dalla parete che si trova immediatamente dietro il termosifone, la quale deve essere isolata al fine di evitare la dispersione del calore all’esterno piuttosto che all’interno.

7. Rinnovare l’impianto di riscaldamento!

Se l’impianto ha una caldaia tradizionale, conviene valutarne la sostituzione con una caldaia a condensazione che, recuperando il calore dei fumi di combustione fa risparmiare energia. Se l’impianto è abbastanza vecchio, conviene valutarne il completo rinnovo con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico. Per tutti questi interventi si può usufruire della detrazione fiscale eco-bonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici.

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